Recensione "Aprimi gli occhi ancora"

Tratto da un episodio di vita vera, questo libro struggente racconta la storia d'amore di Monica, autrice ma anche protagonista del racconto, e di suo marito Alberto. Bisogna dire subito che si trovano spesso storie d'amore raccontate nei libri, ma questa presenta una particolarità che rende il tutto più prezioso: l'Amore totalizzante, quello che va "oltre la vita". Aspetto che, in realtà, rappresenterebbe la parte più alta e suprema di un sentimento che, forse, ai giorni nostri si è andato perdendo e che andrebbe invece riscoperto nella sua bellezza. Ecco che tale riscoperta avviene proprio con la lettura di questo libro. Attraverso le sue pagine, viene raccontato l'amore dei due protagonisti fatto di cose semplici fin dal primo incontro, sfociante poi nelle nozze e nella nascita di una bambina fino all'arrivo del tragico momento della scomparsa del marito, evento che fa emergere tematiche profonde come la depressione, il dolore ma anche la forza dell'Amore che rende possibile l'accettazione e che riempie il cuore del lettore, destabilizzandolo all'inizio per poi cullarlo dolcemente. Utilizzando l'espediente narrativo dell'inversione del ruolo, che nella psicoterapia rappresenta una pratica fondamentale che consiste nel vestire i panni di un'altra persona per percepirne le emozioni e i pensieri, la protagonista prende così coscienza di nuove verità che diventano occasione di riflessione e permettono l'accettazione della perdita. Monica infatti dà la parola all'anima del marito che diventa voce narrante e che lancia ai lettori un messaggio importantissimo sul ruolo delle persone care che ci lasciano: quello della funzione di "guida" che continuano ad assolvere non abbandonandoci mai. L'Amore quindi non svanisce, non si perde, ma sopravvive a tutto, tessendo i fili di un legame indissolubile che dura per sempre e, questa, rappresenta una interessantissima lezione da dare, soprattutto, ai giovani di oggi per ricordare loro come un sentimento possa essere talmente forte da travolgere le vite e segnarle indelebilmente ma per sottolineare anche come, in una società ormai dedita all'effimero e al superficiale, l'Amore possa essere ancora garanzia di certezza e di completamento. Un libro commovente che, insomma, ci ricorda i nostri cari scomparsi che sono sempre al nostro fianco e che inneggia all'Amore nel suo senso più puro e al vivere ogni momento come se fosse l'ultimo, senza rimandare al domani. Consigliato
Di Giorgio Cauchi


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